
Roma si scopre “mafiosa”. Dopo i maxi arresti dello scorso Martedì (2 Dicembre ndr) viene alla luce forse la più grande inchiesta di corruzione e malavita a Roma dai tempi della banda della Magliana. La maxi-operazione del Ros di Roma soprannominata “Mafia Capitale”, e che ha visto l’arresto di 37 persone tra cui spicca il nome del superboss Massimo Carminati, detto “il guercio”, ha portato alla luce l’oscura connessione tra la malavita, la politica ed il mondo dello spettacolo e che adesso rischia di sollevare un polverone talmente forte e pericoloso da inficiare le ultime scorie di credibilità di una politica italiana oramai allo sbando. Estorsioni, Minacce, Tangenti e chi più ne ha più ne metta, un famoso “libro nero” fatto di date e nomi, ed un ventaglio di persone coinvolte nella vicenda che hanno suscitato sdegno e scalpore (dall’ex sindaco di Roma Alemanno, al consigliere Ozzimo, ai calciatori Sculli e De Rossi fino ad arrivare al presentatore tv Mammuccari e alla soubrette Belen Rodriguez. Aspettando che il tempo e le indagini facciano luce sulla vicenda e sul coinvolgimento delle persone prese in causa, ci limitiamo a constatare il declino di una città che, da capitale del mondo antico ed esempio di civiltà modello, oggi raschia il barile della propria grande e lunga storia. Roma caput Mafiae.
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