Sergio Mattarella è il 12 Presidente nella storia della Repubblica Italiana. Politico di professione, docente universitario e (dal 2011) giudice costituzionale; il settantatreenne democristiano palermitano è figlio dell’ex ministro Bernardo e fratello del ex presidente dell’ARS Piersanti, assassinato dalla Mafia nell’80’, famoso per la legge elettorale pre-porcellum (chiamata appunto Mattarellum) e per aver sciolto la leva obbligatoria in Italia. Di carattere mite e riservato, dicono non ami stare sotto i riflettori, dunque a livello mediatico in pochi conoscono il neo-presidente. Ma la vittoria di Mattarella alle urne parlamentare (ben 665 voti ottenuti rispetto i 505 necessari) è stata e rimane soprattutto la vittoria politica di Matteo Renzi, che riesce a mantenere compatto il PD e scardina, attraverso l’accordo con Alfano e il NCD, una possibile linea comune nel centrodestra. I grandi sconfitti dell’elezione presidenziale sono invece i 5 Stelle, ma anche e soprattutto Silvio Berlusconi e i FI, che rischia seriamente di perdere pezzi nel suo partito (molti franco tiratori non hanno votato scheda bianca). Sebbene il cavaliere pare non abbia preso benissimo la cosa, il Patto del Nazareno non dovrebbe essere a rischio; non può bastare certo un colpo di Mattarella per rompere il sodalizio col suo miglior peggior nemico.
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