Lo chiamano il Mozart del calcio, ed un motivo c’è. Andrea Pirlo da Brescia, 34 anni sul groppone e non sentirli,classe cristallina e piede fatato. Quando ha il pallone tra i piedi sembra che danzi, quando lo lancia ai compagni sembra che la palla sia telecomanda, quando calcia le punizioni fa cantare di gioia i tifosi. Se la Juventus mantiene il primato in campionato e continua la sua corsa in Europa tanto merito lo deve a questo genio del calcio senza alcuna sregolatezza. In particolare nell’ultima settimana i suoi due gol su punizione contro Genoa e Fiorentina sono risultati decisivi per il proseguio delle due competizioni; uno alla destra e l’altro alla sinistra del portiere, uno potente e l’altro ad effetto, comunque due capolavori. Con le ultime due perle Andrea si è portato a ben 25 reti su punizione in carriera, come a dire che se gli date una punizione dal limite per lui è meglio di battere un rigore. Perché lui è il Mozart del calcio. Musica Maestro.
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