Il Movimento 5 Stelle esce ad ossa rotte dal Parlamento Europeo. La manovra degli eurodeputati grillini di abbandonare lo schieramento dell’ EFDD, capitanato dal leader degli euroscettici Ukip Nigel Farage e di passare allo schieramento europeista dell’Alde è miseramente (e comicamente) fallita. Nei giorni scorsi, infatti, la scelta di aderire all’Alde e lasciare EFDD, manifestando dunque una svolta europeista del partito, era stata posta al vaglio degli iscritti pentastellati tramite un apposito post sul blog di Grillo, ottenendo la benedizione della maggioranza votanti. Un tacito accordo, quello con l’Alde, guidato e diretto dell’eurodeputato m5s David Borrelli, che pare avesse trovato un intesa di massima con il leader Guy Verhofstadt. Sembrava tutto fatto, ma i malumori all’interno dell’Alde per l’adesione dei 5 stelle, hanno portato ad un incredibile dietrofront di Verhofstadt. I Grillini, completamente soli e senza alcun schieramento a spalleggiarli, hanno chiesto a Nigel Farage di restare con EFDD. Dopo lunghe consultazioni, il leader di Ukip ha deciso di “perdonare” il tradimento a patto che i fautori della manovra venissero tagliati fuori dal gruppo e ridimensionando i poteri del partito all’interno dello schieramento. Insomma un Eurodisatro per Beppe Grillo, Casaleggio e il Movimento.
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