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Charlie Hebdo: la forza della satira



Parigi, 7 Gennaio 2015: un gruppo armato irrompe nella sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo uccidendo 12 persone. Charb, Cabu, Tignous, Georges Wolinski, Honoré (e tutti gli altri coinvolti nella vicenda) sono stati trucidati barbaramente per la sola ragione di aver manifestato la loro libertà di espressione attraverso il disegno. Aldilà dello sconcerto e la rabbia di chi, come me, trasmette le sue idee attraverso la satira e il disegno, oggi più che ieri mi convinco che un mondo in cui la libertà intellettuale e artistica fa così paura da provocare un tale spargimento di sangue, non è un mondo libero ma schiavo. Eppure questa gravissima e dolorosa perdita qualcosa credo ci abbia insegnato: che la satira e l’umorismo sono un’arma così potente da fare persino paura, più delle armi e degli insulti. Ed è proprio per questo che vale la pena lottare: non con bombe o kalashnikov, ma con una matita in mano, l’arma più potente che ci sia.

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