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Revenge

Perseo è uno dei pigiami più brutti che io abbia mai visto.

Me lo comprò mia madre che ero ancora studente; lo odiavo. Ma un po' per pigrizia, un po' perché quel pile teneva davvero caldo, decisi di tenerlo; in barba agli sfottò di amici e colleghi.

Perseo è un eroe della mitologia greca. Figlio di Zeus e Danae, per amore di sua madre affrontò Medusa, la gorgone mortale, uccidendola e recidendole la testa. Cosa c'entra tutto questo?

Il pigiama Perseo con la sua anti-estetica si erge a paladino della Verità in un mondo dominato dalla finzione e dall'inganno. Nemmeno nell'intimità della nostra camera da letto riusciamo ad essere immuni dall'incantesimo della condivisione. Fotografie, Selfie; tutto deve essere perfetto. E il pigiama? Meglio mettere il più bello che abbiamo; o meglio ancora non metterlo. E pazienza se fa freddo e ci ammaliamo.

 

Perseo è il protagonista assoluto di quest'opera.

Il suo essere "diverso", esteticamente sgradevole, lo ha fatto scegliere tra gli altri pigiami; lo ha reso unico. Perseo ha vinto.

Ha sconfitto Medusa, Chiara Ferragni, colei che pietrificava i poveri follower davanti agli smartphone, mostrandogli un mondo illusorio e superficiale.

We want Truth.

Persèo

Perseo, composizione fotografica digitale; statua di Benvenuto Cellini, pigiama di Alessandro Federico-Veca, testa di Chiara Ferragni.

PS: Ho ritrovato Perseo nel corso del mio ultimo viaggio in Sicilia, durante le vacanze natalizie. Pensavo che, con il racconto appena concluso, questo pigiama avesse esaurito il suo più grande e nobile compito, diventando il protagonista di un opera sì satirica, ma portatrice di una propria importante po-etica.
Ebbene Perseo voleva continuare a stupirmi. Ha rinunciato al ruolo di protagonista e mi ha aperto gli occhi su quello che davvero questa mia opera avrebbe potuto essere. 
[Continua...]

 

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