Il termine “Politica” deriva dal greco “Pòlis” e stava ad indicare le città-stato che regolavano le leggi e la vita pubblica in età ellenica. Se ci concentriamo sull’etimologia del termine è chiaro che la politica, nella sua accezione più ampia, concerne l’insieme di attività e dinamiche che hanno come fine ultimo il bene dei cittadini che si costituiscono in comunità. Il “polites” (cittadino) è l’individuo che ama e combatte per il bene comune e dunque, per estensione, che si interessa e partecipa alla vita politica. La contemporaneità ha definitivamente accantonato il legame cittadino-politica, relegando quest’ultima alla mera attività di chi istituzionalmente ne fa le veci; attribuendo i fallimenti della cosa pubblica all’incapacità dei suoi rappresentati, producendo astio e disinteresse che trasmigra dalle persone fino al concetto. La realtà è ben diversa. Ogni nostra azione o pensiero è, innanzitutto, politico; quindi anche Arte non può non essere politica. Politic° è un insieme di opere politiche, caratterizzate da un numero limitato di riproduzioni che presentano un elemento di discontinuità rispetto all’opera prima.