Dopo mesi di scandali, polemiche e proteste in Brasile la presidentessa Dilma Rousseff è stata sospesa dal suo incarico con la pratica dell’ “impeachment” per crimini fiscali. La Rousseff è accusata di aver truccato i conti statali brasiliani ed aver cercato di salvare l’ex presidente e mentore Lula dallo scandalo tangenti di Petrobas. Insomma, tanta carne al fuoco in Brasile per un paese che fino a poco tempo fa sembrava essere diventato un modello di gestione politica ed economia internazionale ed invece adesso si è risvegliato profondamente in crisi economica e di governo. In attesa del giudizio della Corte Suprema sulla Rousseff l’incarico a pieni poteri è passato al vicepresidente liberista Michel Temer, definito dalla stessa Rousseff un “traditore”. La presidentessa ha definito l’intera faccenda come un enorme “Golpe” (Colpo di Stato) e si è proclamata assolutamente innocente. Insomma, tra accusati e accusatori, mezze verità e doppio-giochismi, il Brasile non vive certo tempi tranquilli. Oggi è davvero il tempo di..Temer.
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