The Black Desk è un viaggio nelle paure, nel dolore, nella fragilità umana. È il racconto dell’uomo Alessandro, oltre e al di là dell’artista; è la lotta incessante ed estenuante contro i propri demoni, la voglia di andare avanti nonostante un corpo difettoso ed una psiche intermittente. È la voglia di amare, ridere, emozionarsi, vivere.
Ho utilizzato i social network per costruire un quadro dei quadri, un racconto fatto di diversi post che compongono un unico puzzle. Le opere più sofferte, rabbiose e controverse che si accavallano a racconti scritto-visivi della raffigurazione dei propri demoni (SHI - il demone della psiche, KOO - il demone della salute, LYN - il demone della sessualità). In un mondo legato alla necessità di apparire forti e vincenti, ho deciso di mostrare il peggio di me; le mie fragilità, le mie sconfitte. È la storia di Bruce Wayne senza Batman, di Clark Kent senza Superman, di Peter Parker senza Spiderman. È un cassetto aperto sull’inconscio. Un viaggio ai confini del mondo, senza più ritorno.